Ver Sacrum
Draugr
GENRE Cum divis volentibus, quodque bene eveniat
Mando tibi, mani, uti illace suovitaurilia!
Fudum agrum teramque, meam quota ex parte
Sive circumagi
Sive circumferenda censeas, uti cures lustrare
Arti antiche ed arcane per sollecitar gli dei
Benedir le nostre lance, che una colpisca per sei!
Dei nostri antichi padri ci trasmettano la forza
Son anime immortali, non solo terrena scorza
Volan le aquile la dove sorge il sole
Il segno è chiaro, qui buona sorte piove!
Guerrieri pieni di virtù, che discendon da lassù
Dove l'eterno inverno regna
Marte gradivo preceda il passo di guerra
Orcus strazi colui che i ranghi non serra
Quando il tempo di Quirinus finalmente tornerà
Sia dannato chi a Bacco col vin non brinderà!
Dalle terre italiche, un grido si alzerà
Di un popolo libero che la croce abbatterà
Ululano i lupi, ringhiano le belve
Indossano armi e scudi delle stirpi sabelle
Si versa sull'altare sangue di capro, porco e toro
Bagnati da forza vita e prosperità
All'orizzonte i lampi preannunciano battaglia
Le fontane di Roma spilleranno il sangue dei traditori dell'antico culto
Che i cristiani tornino ad esser pasto per leoni
E che le loro anime siano nettare per Ade!
Sabelllae carminae, litanie antiche, Summanus copre il cielo di nero
Figli dei boschi dei monti e del cielo attorno al sanguinante altare
Si bagni il ferro e la nostra carne
Le vene sian ebbre di forza ardente
La stessa morte sia resa inerme
Schiacceremo il cristian come un verme
Fra segni antichi di ancestrale età
Il vostro scudo attorno a noi sarà
Per la vittoria che verrà,ù
Suovetaurilia, tributo alle nostre divinità
Mando tibi, mani, uti illace suovitaurilia!
Fudum agrum teramque, meam quota ex parte
Sive circumagi
Sive circumferenda censeas, uti cures lustrare
Arti antiche ed arcane per sollecitar gli dei
Benedir le nostre lance, che una colpisca per sei!
Dei nostri antichi padri ci trasmettano la forza
Son anime immortali, non solo terrena scorza
Volan le aquile la dove sorge il sole
Il segno è chiaro, qui buona sorte piove!
Guerrieri pieni di virtù, che discendon da lassù
Dove l'eterno inverno regna
Marte gradivo preceda il passo di guerra
Orcus strazi colui che i ranghi non serra
Quando il tempo di Quirinus finalmente tornerà
Sia dannato chi a Bacco col vin non brinderà!
Dalle terre italiche, un grido si alzerà
Di un popolo libero che la croce abbatterà
Ululano i lupi, ringhiano le belve
Indossano armi e scudi delle stirpi sabelle
Si versa sull'altare sangue di capro, porco e toro
Bagnati da forza vita e prosperità
All'orizzonte i lampi preannunciano battaglia
Le fontane di Roma spilleranno il sangue dei traditori dell'antico culto
Che i cristiani tornino ad esser pasto per leoni
E che le loro anime siano nettare per Ade!
Sabelllae carminae, litanie antiche, Summanus copre il cielo di nero
Figli dei boschi dei monti e del cielo attorno al sanguinante altare
Si bagni il ferro e la nostra carne
Le vene sian ebbre di forza ardente
La stessa morte sia resa inerme
Schiacceremo il cristian come un verme
Fra segni antichi di ancestrale età
Il vostro scudo attorno a noi sarà
Per la vittoria che verrà,ù
Suovetaurilia, tributo alle nostre divinità
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